
Silvia Panini
Formiginese ed europea. Attivista transfemminista per i diritti sessuali e riproduttivi, per la giustizia sociale e ambientale e per un mondo senza frontiere.
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna (17-18 novembre 2024) insieme a Volt abbiamo portato le nostre battaglie principali: lo psicologo di base, il consumo di suolo zero e le città spugna, una casa per ogni persona, l’autodeterminazione dei corpi, una regione oltre il carcere.
La mia storia
Formiginese di nascita, cresciuta a Modena dove ho studiato lingue straniere. Mi sono laureata in Scienze internazionali e diplomatiche a Forlì prima, in Affari europei a Parigi e a Berlino dopo. Sarei potuta restare all'estero, cercare lavoro a Bruxelles, invece sono tornata in Italia.
La nostra storia
"Ma cosa ci sei tornata a fare in Italia, qui mica c'è posto per te, non c'è futuro, scappa". Così mi sono attivata in politica per chi non ha voce né spazio, cercando di ascoltare e conoscere. Ho prodotto un podcast, immaginato un'attività per il carcere di Bollate, fatto volontariato a Lesbo in un centro di comunità per richiedenti asilo e sono attiva in Volt Europa e in Mediterranea. Sono tornata in Italia per creare spazio in un sistema - politico, sociale, economico - che è ora immobile: oggi, o nasci nel sistema o sei fuori per sempre. Io sogno un'Europa che garantisca equità, sostenibilità, solidarietà e che metta le persone davanti al profitto.
Perché ora
"Alle prossime elezioni non voto, tanto sono tutti uguali, non mi fido più". E se stavolta ripartissimo dalla fiducia?
Le mie battaglie:

Il corpo è mio e decido io: chiediamo innanzitutto il rispetto della legge 194, e in contemporanea un suo aggiornamento (la nostra policy sul sito di Volt Italia).
Chiediamo l’obbligatorietà dell’educazione sessuoaffettiva nelle scuole, a partire dalla scuola dell’infanzia, e la gratuità dei servizi e dei mezzi sanitari necessari per le persone che mestruano.
Psicologo di base per tutte le persone! Con Volt Emilia-Romagna abbiamo raccolto già di 6,300 firme di residenti in regione per chiedere di introdurre il servizio di psicologia di base in Emilia-Romagna.
Chiediamo una legge regionale sul consumo di suolo rinnovata, che torni a ribadire l’importanza di puntare al “consumo di suolo zero” e dove si risolvano alcuni grandi punti controversi, come l’eliminazione del vincolo percentuale di costruzione di alloggi di edilizia residenziale sociale (ERS) per ogni nuovo edificio che consuma suolo vergine.
Da una parte, un piano per l’autorecupero degli edifici, che permetta di replicare esperienze virtuosa come quella bolognese e di rendere effettiva l’abitazione successiva degli appartamenti; dall’altra, la creazione di un registro e di un limite per gli affitti brevi, a favore invece dell’ampliamento dell’offerta di alloggi stabili a prezzo calmierato
Da una parte, battersi per garantire il rispetto degli standard legali e internazionali dei diritti umani in carcere, aumentando le forme di controllo delle forze dell’ordine. Dall’altra, impegnarsi per creare un sistema alternativo, dove il carcere è la risposta per una minoranza delle pene e le pene alternative sono invece largamente diffuse.
- Podcast Modena People – In carcere
- Tavolo di lavoro “Dei diritti e delle pene: Il carcere in Emilia-Romagna“: appuntamenti a Reggio Emilia, Modena, Parma
Ne ho parlato qui:
Migranti: libertà di movimento, accoglienza e integrazione per contrastare la “Fortezza Europa” (Euractiv.it, 20 giugno 2024)
Sono ormai definitivi i risultati delle ultime elezioni europee: l’equilibrio che ne esce non sembrerebbe troppo diverso rispetto alla legislatura appena finita, se non fosse che in Francia, Germania e Italia ha stravinto l’estrema destra, aumentando in modo esponenziale il peso specifico di partiti nazionalisti e dalle tendenze securitarie. Questo è un pessimo segnale quando ad essere discussa è la messa a terra di politiche ad ogni livello – dal Patto europeo per la migrazione e l’asilo al Decreto Cutro del governo Meloni – da cui dipendono la vita e il futuro di migliaia di esseri umani.